
Oggi sono stato redarguito due volte, prima da Luigi, poi da Francesca.
Luigi mi ha rimproverato perché non sto gustando nessun cibo tipico, ogni buon viaggiatore in Italia deve gustare i piatti tipici.
Francesca mi ha rimproverato perché non visito le città, dice che sono a Ferrara e che dovrei andare un po’ in giro.
Stasera mentre arrivavo a Ferrara ho incontrato Emanuela che stava attraversando la strada, le ho chiesto indicazioni per la stazione e mi ha detto di seguirla. Mi ha invitato a visitare il museo in cui lavora. Non andrò neppure là.
Non sono affatto contrario alla buona cucina e alle visite turistico-culturali, ma non ho il tempo per farlo.
Al mattino non posso partire molto presto perché è ancora buio e non voglio mettermi in strada nelle fasce orarie in cui viaggiano i pendolari. (In realtà non ce la faccio ad alzarmi…).
Di giorno pedalo come un forsennato per non arrivare al buio, il rapporto con 42 denti sulla corona e 18 sul pignone posteriore non consente prestazioni da urlo, nonostante io sottoponga le ginocchia a uno stress notevole non riesco ad andare molto veloce.
Quando arrivo a destinazione sono stanco e devastato, non ho molta voglia di cercare la trattoria tipica.
La sera la devo dedicare a cercare il posto tappa per il giorno successivo, è meno facile di quanto e possa sembrare. Un B&B è caro, l’altro non risponde, l’altro è chiuso e l’altro ancora ha un numero sconosciuto…
Poi scrivo il diario e magari telefono a qualcuno. La giornata è finita.
Bisogna ammetterlo, un viaggio con la Goat è più una sfida dell’uomo e della macchina che un viaggio in cui si ha tempo e modo di apprezzare gioie e bellezze del territorio.
La cosa a cui più si pensa è il mezzo, nella speranza che arrivi intero fino a sera.
In questi giorni sto cercando di fare alcune riflessioni sulla ciclovia e sulle ciclovie in genere.
Percorsi che riscuotono una maggiore attenzione negli ultimi tempi così come i lungi cammini, soprattutto quelli come Santiago e la Francigena.
Credo che sull’argomento qualche riflessione si possa fare, intendo riflessioni da parte di chi poi ci va o ci andrà di persona sulle ciclovie.
Come renderle interessanti? Come rendere utili e comode? Come convincere la gente ad andarci?
Belle domande…